Chiusura del calciomercato a luglio: plebiscito degli allenatori di Serie A

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Genoa - JuventusPlebiscito degli addetti ai lavori del mondo del calcio in favore della tesi sostenuta da Massimiliano Allegri. In questi giorni sono arrivati praticamente solo pareri favorevoli nei confronti della chiusura anticipata del calciomercato, non più a fine agosto, ma alla fine di luglio. Anticipare dunque i sessanta giorni di trattative di un mese e farli cominciare ad inizio giugno.Un argomento in realtà di cui si parla ormai da molto tempo, ma che l’allenatore della Juventus ha reso nuovamente attuale dopo l’intervista rilasciata a Walter Veltroni e pubblicata dal Corriere dello Sport. Con la chiusura del mercato a luglio, secondo il tecnico della Juventus si darebbero grandissimi vantaggi agli allenatori, che avrebbero più di due settimane per lavorare con la rosa definitiva e non rischiare di perdere delle pedine importanti a campionato già cominciato.

Un’idea che arriva da un tecnico che più di qualsiasi altro allenatore sta dimostrando di gradire la possibilità di inserire con tutta calma i nuovi acquisti all’interno della formazione titolare. Lo si è visto lo scorso anno con Paulo Dybala e lo si sta vedendo nel corso di questa stagione con Mirlem Pjanic e Gonzalo HiguainAd accodarsi immediatamente alle parole del tecnico bianconero sono stati Maurizio Sarri e Luciano Spalletti. Durante la conferenza stampa che aveva preceduto al sfida agli azzurri, il romanista aveva detto: “Mi duole ammetterlo, ma Max ha ragione. Sarebbe meglio far partire il mercato subito dopo la fine del campionato. Quello invernale invece si dovrebbe svolgere a novembre”. Non solo una rivoluzione del timing delle trattative nel periodo estivo dunque, alcuni allenatori vorrebbero anticipare anche la sessione invernale per fare in modo che i giocatori che subentrano a metà stagione abbiano il tempo di ambientarsi e di trovare la giusta intesa con i nuovi compagni.

Ma sarebbe davvero possibile questa rivoluzione? Probabilmente sì, anche se ci vorrebbe un’operazione piuttosto ampia e complessa. Al momento infatti tutti i campionati europei sono fasati sulla doppia finestra di luglio-agosto e gennaio. In primis bisognerebbe dunque mettere d’accordo le federazioni europee e tutti i principali club del vecchio continente. Impossibile ovviamente pensare a un cambiamento del paradigma del calciomercato solo a livello italiano. Immaginare di gestire le trattative diversamente rispetto agli altri campionati sarebbe uno svantaggio notevole per tutte le squadre italiane.

Giovanni Fabbri

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