Cassa integrazione e fondi mancanti

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di Francesco Galati

Il tema economico della settimana riguarda la copertura dei fondi per la cassa integrazione in deroga.
La cassa integrazione in deroga appartiene a una serie di interventi di integrazione salariale, specificamente pensata per quei lavoratori subordinati che non soddisfino i requisiti per la cassa integrazione guadagni ordinaria e/o straordinaria.
Tali misure sono state pensate dal Ministro del Welfare, Elsa Fornero, in collaborazione con tutto il team del Governo Monti, misure che rientrano nelle leggi “Riforma del mercato del lavoro”(L. 92/2012), “Misure urgenti per la crescita del paese”(L. 134/2012) e dalla legge di stabilità (L.228/2012).

Il ministro Fornero, ha rilevato la necessità di reperire in tempi brevi dei fondi per sopperire all’emergenza che si è venuta a creare e che mette a repentaglio questa forma d’integrazione salariale per circa settecentomila lavoratori.

Sindacati e agitazioni – Com’è facile immaginare le maggiori sigle sindacali si stanno già muovendo per cercare di assicurare ai lavoratori e alle lavoratrici in pericolo la copertura.
I sindacalisti Bonanni segretario CISL e Susanna Camusso CGIL, si stanno muovendo nell’ottica di una possibile manifestazione, forse l’11 maggio, per cercare di ottenere gli stanziamenti necessari, mentre in collaborazione con Angeletti e Centrella sono già iniziati degli incontri con i presidenti delle Camere.

Welfare e ministeri – Il Ministro Fornero si è detta fortemente preoccupata, dato che a suo giudizio un miliardo di euro potrebbe non bastare a coprire le spese, secondo stime fatte dalle varie sigle sindacali potrebbero servire tra i 1.400 e 2.700 milioni di euro.
Laura Boldrini in qualità di presidente della Camera e Piero Grasso in quella di presidente del Senato hanno incontrato le parti, da un lato proponendo una tempestiva reazione politica da richiedersi e sviluppare tramite la Commisione Speciale, dall’altro mostrando il massimo della solidarietà possibile.

E’ fuor di dubbio che la situazione politica che pervade il Paese non può rivelarsi di buon auspicio, difatti l’intero sistema sta subendo il periodo post elezioni, con un governo che non riesce a governare ed un’opposizione che sembra indecisa sul da farsi, nell’attesa che un nuovo attore super partes possa arrivare in loro aiuto.
Il fatto è che gli attori sembrano essere quelli di sempre, gli stessi che in periodi buoni non hanno saputo dare la spinta necessaria al Paese e che nei momenti bui hanno giocato a nascondino, mentre a rimetterci sono sempre i soliti: i cittadini onesti.
Questo Paese merita sicuramente di più, un impegno più concreto e sui temi sociali, intendendo il lavoro stesso come tema sociale perché è vero che gli ammortizzatori e gli aiuti servono, ma sopra ogni cosa servirebbe un sistema economico che funzioni e un sistema politico che sappia guidare il paese, e non i grandi elettori.

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