Stati generali dell’informazione precaria: un patto per tutelare i giornalisti

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di Valentina Verdini

Negli stessi giorni in cui sul web circolava il video del deputato grillino, Riccardo Fraccaro, il quale offriva un lavoro da addetto stampa assicurando un compenso netto di 2,85 euro l’ora per 14 ore al dì senza riposo settimanale, l’Assemblea e la Commissione nazionale lavoro autonomo della Federazione nazionale della stampa italiana proponevano la sottoscrizione di un patto: Stati generali dell’informazione precaria.

Le condizioni lavorative che il rappresentante del Movimento 5 Stelle presentava al “fortunato” neo-assunto, più vicine allo sfruttamento che a qualsiasi forma di contratto, sono solo la punta di un iceberg fatto di precarietà e di mancanza di tutela che caratterizza, tra gli altri, anche questo mondo: il giornalismo. Un campo nel quale le garanzie servono non solo a dare dignità al professionista, ma anche ad assicurare un servizio onesto ai cittadini, garantire il diritto all’informazione nei fatti e non solo sulla carta.

Questo nuovo patto, in cantiere già dallo scorso novembre, ed iniziato a circolare dal 4 aprile, cerca di mettere un freno allo sfacelo che sta caratterizzando la categoria. Intende dare un futuro ai giovani giornalisti che entrano in un mondo dove non ci sono orari, dove è la passione ad animare le penne, e non certo la paga che spesso non copre neanche le spese di prima necessità.

Tanti i temi proposti dai freelance dell’Assemblea e della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, tra i quali: realtà e prospettive del lavoro autonomo e precario; equo compenso e Carta di Firenze come strumenti di tutela di diritti; il nuovo contratto di lavoro nazionale; formazione e aggiornamento professionale e formazione sindacale di base per giornalisti lavoratori autonomi, precari e parasubordinati; un nuovo welfare per autonomi e parasubordinati (riforma delle leggi sul mercato del lavoro, Inpgi 2, Casagit 2, etc…).

L’Assemblea e la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi chiedono che la Federazione nazionale della stampa italiana si adoperi nella promozione e convocazione degli Stati generali e in particolare che si creino momenti di discussione pubblica. Tra questi, il prossimo Festival Internazionale del Giornalismo, in programma da 24 al 28 aprile a Perugia, potrebbe essere l’occasione per diffondere le problematiche fin qui affrontate oltre i confini nazionali.

Ricordiamo che l’appello può essere sottoscritto inviando una mail a: giornalistifreelance@gmail.com e alla pagina Facebook “Giornalisti freelance” sarà possibile seguire l’aggiornamento dei firmatari.

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