Seconda giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Uniti contro i disturbi alimentari

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di Sabrina Ferri

Tutti insieme, uniti contro i disturbi del comportamento alimentare. Un fiocchetto lilla e una giornata, il 15 Marzo, per sensibilizzare l’opinione pubblica e far percepire la grave realtà che si cela dietro queste patologie. Perché, purtroppo, oggi, di anoressia o di bulimia, si può anche morire; perché quando si precipita è difficile rialzarsi e si finisce col chiudersi in un mondo fatto di ossessioni, pensieri maniacali, profondo dolore.  

Lo sa bene il papà di Giulia, una ragazza che, forse, aveva trovato un appiglio alla vita, uno spiraglio di luce dal quale poter rinascere, perché lei aveva finalmente accettato di farsi aiutare. Era stata messa in lista d’attesa presso una delle poche strutture convenzionate a oggi esistenti in Italia. Chissà, probabilmente, Giulia pensava che un giorno ce l’avrebbe fatta, magari sognava un futuro nel quale avrebbe potuto tornare a sorridere. Purtroppo però, mentre aspettava di essere chiamata per poter intraprendere la sua battaglia, la bulimia l’ha strappata alla vita, senza lasciarle nemmeno il tempo di poter gridare contro quel male che, pian piano, aveva finito per divorare anche il suo animo.  

Ma il papà di Giulia è ripartito da lì, è proprio dopo quell’atroce esperienza che ha deciso di istituire la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, quest’anno giunta alla sua seconda edizione, un modo per convogliare l’attenzione di media, istituzioni e associazioni e informare in modo corretto sui disturbi del comportamento alimentare.

Moltissime sono state le iniziative che si sono svolte in tutta Italia. Una delle principali a Milano che ha fatto da sfondo, all’interno del Teatro Leonardo da Vinci,  ad uno spettacolo sublime di teatro, danza, arte, con la partecipazione anche di alcune autrici che hanno raccontato le loro esperienze di dolore e di rinascita.  

A Roma, invece, nel bellissimo complesso di Santa Maria della Pietà, grazie al sostegno istituzionale e dell’Asl Roma E, l’associazione Fenice Lazio Onlus, costituita da genitori di pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare e che da anni si batte per ottenere dalla Regione Lazio l’istituzione di una Residenza Riabilitativa PsicoNutrizionale, che possa permettere un livello d’intensità di cure laddove il trattamento ambulatoriale risulti insufficiente, ha organizzato una maratonina di 2 chilometri. Tra i partecipanti numerosi genitori, bambini, adolescenti e medici che, per una mattinata, hanno deciso di indossare una maglia, un fiocchetto lilla e un numero, per correre o semplicemente camminare, portando magari nel cuore la speranza di non dover mai più vedere qualcuno morire di queste patologie.  

Dopotutto, come dimostrano le esperienze di chi, oggi, ce l’ha fatta, tornare alla luce è possibile. L’importante è continuare ad essere uniti, a lottare affinché di questi disturbi se ne parli, affinché chi cade non debba mai sentirsi solo e possa rialzarsi a testa alta, capendo che, poi, la vita è il miracolo più grande.

Associazione Fenice Lazio Onlus: http://www.fenicelazionlus.org/

Associazione Mi Nutro di Vita: http://minutrodivita.blogspot.it/

 

 

 

 

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