Umbria, presentata a Perugia la “Tv di comunità”

0 0
Read Time1 Minute, 56 Second

Valorizzare le risorse e le competenze della società civile nei territori, in particolare il mondo del volontariato, come motore di sviluppo umano, coesione sociale, cultura della solidarietà e contributo al benessere. Il tutto da far conoscere e valorizzare mediante la produzione, autogestita e concordata, di programmi e trasmissioni televisive, direttamente realizzate da cittadini, associazioni, comitati e non professionisti della comunicazione.

È quanto si propone il progetto ‘Tv di comunità’, presentato la scorsa settimana nel Palazzo Cesaroni, di Perugia.

 Il progetto che parte da un Protocollo d’intesa sottoscritto con i Centri Servizio Volontariato delle due province umbre, produrrà contenuti mediali per raccontare: “protagonisti ed esperienze di indubbio valore che spesso non hanno lo spazio che meritano; le azioni che giornalmente realizza in favore della comunità il variegato mondo del no profit”.

Si tratta, ha spiegato il presidente del Corecom Mario Capanna, di invertire il concetto di cittadino, inteso solo come fruitore passivo dell’informazione, offrendo a lui la possibilità di creare informazioni utili per sé e per l’utenza: un canale multimediale che valorizzi  il mondo del volontariato no profit e dell’associazionismo locale. In questa prospettiva pensiamo ad una redazione centrale minima della Tv di comunità,  essenziale a realizzare comunque una informazione di qualità e di alto livello. Abbiamo in mente un modo nuovo di fare comunicazione che mi auguro sia destinato ad allargarsi.

Per il Cesvol il presidente Luigi Manna ha detto che, “nonostante 12 anni di attività siamo ancora poco conosciuti. Serve superare le barriere dell’incomunicabilità e dare voce alla rete di solidarietà esistente ed attiva. In tal senso vogliamo utilizzare lo strumento della Tv di comunità, perché vorremmo ambire a diventare sempre  più un’agenzia educativa in particolare nei confronti del mondo del volontariato, per il quale stiamo organizzando corsi formativi  che si rivelano indispensabili”.
D’accordo con l’iniziativa il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria Dante Ciliani che ha sottolineato “la non contraddizione del progetto con il giornalismo ufficiale, proprio perché è oggettiva la necessità di realizzare una comunicazione, mirata a raggiungere un mondo marginale di soggetti  che spesso vivono in solitudine. Anche le istituzioni devono porsi il problema che non si può fare comunicazione solo in modo unidirezionale, ma occorre favorire la comunicazione di esperienze diverse dalle proprie. La stessa crisi della informazione si può spiegare proprio con l’incapacità di vedere e capire cosa produce autonomamente la società.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *