Dopo il sisma in Emilia si torna tra i banchi. Il racconto di Eleonora

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di Lucia Varasano

 Settembre, vacanze finite, si torna tra i banchi. A quattro mesi dal sisma suona la campanella anche per le scuole dell’Emilia Romagna. Non per tutte, non per quelle in cui l’ultimo trillo è stato coperto dal boato e dalle macerie del terremoto. La Regione con il Piano Operativo Scuole sta cercando di garantire l’apertura in tempo utile, ma sono davvero tanti gli edifici lesionati e inagibili, 102 gli istituti danneggiati nella sola provincia di Modena.

 I numeri- Gli edifici totalmente inagibili sono 132 di proprietà pubblica e 7 di proprietà privata, mentre 23 edifici scolastici pubblici e 3 privati sono risultati inagibili ma per cause esterne. Parzialmente inagibili ulteriori 306 strutture di cui 282 pubbliche e 24 private.

Ma tra palestre ed edifici temporanei, prefabbricati modulari si ricomincia lì dove si è spezzata e si ricostruisce un’identità collettiva. “Si riparte oggi, non so con quale spirito, con meno paura ma psicologicamente siamo tutti ancora fermi a quei momenti” ci dice Eleonora Valicenti, 35 anni, lucana, insegnante d’inglese. La scuola dove insegna è una delle più antiche istituzioni educative della provincia di Correggio, il Convitto Nazionale Statale Rinaldo Corso, a 30 km dall’epicentro. La struttura non ha riportato grossi danni, immediati i soccorsi, i provvedimenti per rilevazione dei danni e l’avvio dei lavori per la ricostruzione. Ma il ricordo di quei giorni è ancora vivo, dalla notte del 20 maggio passata in strada quando “i palazzi sembravano venire giù, i tetti delle case ballavano in orizzontale, la terra sembrava aprirsi sotto ai piedi”, fino alle interminabili scosse che hanno portato l’amministrazione comunale ad interrompere temporaneamente le attività didattiche. “Sembrava essere tornato tutto alla normalità ma il 29 maggio di nuovo una forte scossa, di nuovo il panico, le urla dei ragazzi impauriti, i telefoni fuori uso, e i genitori che affollavano le strade cercando di raggiungere la scuola. Qualcuno è arrivato in lacrime e la voce comune era: ‘noi partiamo, andiamo via da qui’”. Dal giorno in cui il prefetto ha ordinato la chiusura anticipata, i ragazzi hanno salutato in fretta e con tante paure l’anno scolastico.

Sono difficili da cancellare i volti terrorizzati degli alunni, quel senso d’impotenza e di paura, le immagini degli edifici sbriciolati, “le maniche di una giacca sotto i detriti -Eleonora ci chiude il suo racconto- difficile cancellare tutto questo oggi, quando ogni rumore, anche quello della caldaia ti fa saltare su dalla sedia”.

L’inaugurazione dell’anno scolastico 2012/2013 sarà oggi in diretta web dalle scuole elementari di Cavezzo, in Provincia di Modena e verrà trasmesso sul portale della Regione e su ScuolaEr a partire dalle 11.

 

 

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