Saviano sotto attacco, contestato per la gestione delle fonti

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di Pierfrancesco Demilito

Non sta certo vivendo un bel periodo il noto scrittore Roberto Saviano. Dopo la denuncia di alcuni giornalisti campani che lo accusano di utilizzare le loro storie senza citare le fonti, è emerso il caso di Giorgio Magliocca, sindaco del comune casertano di Pignataro Maggiore. Accusato ingiustamente di aver favorito gli affari di alcuni boss camorristi, Magliocca ha scontato undici mesi di reclusione e contro di lui si scagliò anche Saviano che, nel 2003, lo attaccò duramente dalle colonne del settimanale Diario.

Ma procediamo con ordine. La prima polemica è nata dopo che il 10 febbraio scorso Saviano ha denunciato attraverso il proprio profilo Facebook la presenza di un noto boss durante una trasmissione televisiva in onda su Rai Due. La trasmissione a cui fa riferimento il noto scrittore è Canzoni e Sfide, condotta da Lorena Bianchetti e trasmessa il 29 dicembre del 2010, e il camorrista apparso in video è Gaetano Marino. Nella nota pubblicata sul social network Saviano parla di “una storia passata inosservata”, ma in realtà un anno prima la stessa storia era stata raccontata dal meno noto Giornale di Napoli. Il giornalista Mario Pepe aveva dedicato alla vicenda l’intera pagina due del quotidiano campano ma non ha ugualmente meritato neanche una rapida citazione nella nota del più celebre scrittore.

Una vicenda molto simile a quella denunciata nel 2009 dal giornalista Simone Di Meo, cronista di Cronache di Napoli. Di Meo ha chiesto a Saviano un risarcimento di 500mila euro sostenendo che alcuni suoi articoli sono stati copiati e inseriti nel libro “Gomorra”, senza però citarlo mai come fonte. Facciamo qualche esempio. Nel 2005 Di Meo scrive in un suo articolo: “La struttura organizzativa del clan di Lauro sembra copiata dai management dei guru dell’economia americani: è l’applicazione del principio multilevel”. Un anno dopo, invece, in “Gomorra” leggiamo: “Il clan di Lauro è sempre stato un’impresa perfettamente organizzata, il boss lo ha strutturato con un disegno d’azienda multilevel”. Oppure, se Di Meo scrive: “Poi la macabra esecuzione della decapitazione, eseguita con un flex, la sega elettrica utilizzata dai tagliatori e tornitori per tranciare anche il ferro. Non un colpo netto, ma una lenta operazione da macellai”, Saviano scrive: “Non il colpo netto dell’accetta ma col flex: la sega circolare dentellata usata dai fabbri per limare le saldature”.

E ora le ultime grane relative alla vicenda Magliocca, riportate agli onori delle cronache da un articolo pubblicato il 22 febbraio 2012 da Il Giornale. Magliocca,coinvolto erroneamente in una vicenda di camorra, dalle colonne di Diario venne accusato da Saviano di essere al servizio del padrino di Pignataro. Magliocca alla fine è stato assolto e ha querelato lo scrittore, il quale nel 2009 ha deciso di inviargli una lettera in cui scrive: “Non ho avuto modo, per i tempi stretti imposti dalle esigenze editoriali e per l’impossibilità di accedere ad altre fonti, di verificare la veridicità di quanto mi era stato riferito”.

La storia del giovane giornalista precario, Giovanni Tizian, impegnato nella lotta antimafia e recentemente finito sotto scorta, ha fatto riflettere molto sui rischi che tanti cronisti corrono ogni giorno. Di Tizian nello stivale e in particolare nel sud d’Italia ce ne sono tanti. E da uno scrittore attento come Saviano, tanto alla lotta antimafia quanto al sociale, ci aspetteremmo per lo meno un po’ di attenzione in più nei confronti di quei giornalisti che quotidianamente lavorano, spesso per pochi soldi, in quei territori dominati dalla malavita.

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4 thoughts on “Saviano sotto attacco, contestato per la gestione delle fonti

  1. Fango…solo fango,per fortuna in questo paese c’è chi non crede ai soliti denigratori.Sono anni che cercate di attaccare Saviano.Sempre con le stesse accuse,e gli stessi nomi.

  2. che squallore , siete ridicoli. Dimostrate solo che a meno di 24 anni (saviano è nato settembre 1979) Saviano aveva già gli attributi ( che spesso mancano ai suoi denigratori) per occuparsi di argomenti scottanti . Probabilmente censurerete il commento, mi basta che lo leggiate voi e che rifletteste.

  3. http://www.youtube.com/watch?v=kBtZbPlpq3A&feature=BFa&list=PL10CFF6BF5CA92708&lf=plcp&context=C311ae4dFDOEgsToPDskKUKKhxBLiYePthEXg6SnZ1

    Vi rispondo con questo video. Il nostro non è un attacco tout court nei confronti di Saviano – tra l’altro il sottoscritto nutre profonda stima nei confronti dello stesso – ma vorremmo solo che fosse chiaro il ruolo dei cronisti di periferia, i giornalisti locali che al territorio e al mestiere del “giornalista giornalista” danno tanto.

    Come vedete… qualcuno capace di parlare di argomenti scottanti c’è. Senza grandi case editrici dietro o grossi gruppi editoriali.

    Vincenzo Arena
    direttore responsabile di Mediapolitika

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