Ambiente: situazione dell’efficienza energetica in edilizia. Bocciati anche i “nuovi” edifici

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di Tiziano Aceti

L’edizione del 2012 “Tutti in classe A”, a cura di Legambiente, aveva mostrato in un dossier lo stato dell’efficienza energetica degli edifici italiani. L’indagine aveva preso in esame 200 immobili in 21 città, utilizzando per l’analisi in questione, lo strumento della termografia.  Il dossier aveva messo in evidenza le criticità degli edifici.

Recentemente l’associazione Legambiente ha pubblicato nuovamente un dossier che si propone di radiografare la situazione termica del patrimonio edilizio nazionale. L’edizione del 2014 di “Tutti in classe A” ha preso in considerazione 500 edifici presenti in 47 città interessando così tutta la penisola.

Il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini ha dichiarato: “In un periodo di crisi drammatica come quello che sta vivendo il mercato immobiliare italiano, la sfida di innovazione proposta dall’Unione europea va assolutamente raccolta, perché attraverso la chiave dell’energia è possibile riqualificare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo, per renderli oltre che meno energivori più belli, ospitali, salubri. E’ una opportunità che va colta fino in fondo, per arrivare ad azzerare le bollette delle famiglie, per creare lavoro in un campo ad alto tasso di occupazione e con importanti possibilità di ricerca applicata. Ma questa direzione di cambiamento responsabilizza tutti, dalla pubblica amministrazione agli imprenditori edili, dai progettisti ai cittadini”. Ha proseguito poi Zanchini: “In 13 regioni non esiste alcun tipo di controllo sui certificati di prestazione energetica degli edifici  e così si calpestano i diritti dei cittadini che dovrebbero essere correttamente informati sulle prestazioni energetiche e sulla sicurezza delle loro abitazioni.”

Risulta, dunque, dalle affermazioni di Zanchini come il tema energetico nell’edilizia sia in primo luogo un’ occasione per un importante risparmio economico per i cittadini e, elemento da non trascurare, sia  una possibilità per creare occupazione. Inoltre, si mette in luce la scarsa omogeneità sul territorio nazionale per quel che riguarda la verifica “sui certificati di prestazione energetica”.

I risultati che si apprendono dal dossier mettono in evidenza una situazione che da un lato è intuibile per gli edifici più vecchi che presentano alta dispersione energetica, dall’altro preoccupa invece il dato che fa riferimento agli immobili nuovi. Anch’essi presentano molteplici problematiche dovute soprattutto a fattori progettuali e di scelta dei materiali. Vediamo così come le realtà più virtuose sono le Provincie di Bolzano e Trento, la Lombardia e il Piemonte.

Secondo Legambiente “bisogna introdurre regole omogenee in tutta Italia per le prestazioni in edilizia e controlli indipendenti su tutti gli edifici con sanzioni vere per chi non rispetta le regole” nonché, rileva l’associazione, c’è bisogno “di nuovi strumenti per il finanziamento degli interventi di riqualificazione”.

Se è sicuramente condivisibile l’argomento dei finanziamenti per gli interventi, forse la carenza di una visione condivisa sull’esatte logiche progettuali e normative rappresenta, probabilmente, il problema più urgente da risolvere.

Link dossier: http://www.legambiente.it/ 

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