Serie A. La Roma accorcia sulla Juventus. Pazzini salva il Milan, Inter ancora in alto mare

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di Cristiano Checchi 

Forse c’è speranza per il campionato di serie A. Con la Juventus a più otto sulla Roma il campionato sembrava già chiuso a fine gennaio, probabilmente lo è ancora ma grazie agli sviluppi della 21.ma giornata c’è quel pizzico di vita in più.

La Juventus ha incontrato per la seconda volta in quattro giorni difficoltà all’Olimpico di Roma. Dopo la sconfitta contro la Roma in Coppa Italia, è stato il turno della bella nuova Lazio di Eddy Reja. L’espulsione di Gigi Buffon e la conseguente rete dal dischetto di Antonio Candreva aveva dato un grande vantaggio ai padroni di casa. Alla fine però la Juventus con il solito Fernando Llorente è riuscita a strappare almeno un punto, ringraziando anche la dea bendata dei legni, vista la traversa colpita da Klose e il palo da Keita. Per le due squadra può continuare così la serie di risultati: per la Juventus è il 13.mo risultato utile di fila (12 vittorie e un pareggio), per la Lazio la risalita continua con il quarto risultato utile (2 pareggi e 2 vittorie). Ma se il campionato sembra aprirsi di nuovo lo si deve anche alla Roma, che senza il successo di Verona avrebbe vanificato il pareggio bianconero. La squadra di Garcia è passata sul difficile campo del Bentegodi non giocando però la miglior partita della stagione. La squadra è stata più lenta del solito, merito anche degli spazi chiusi dal Verona, che però gol di Hallfredsson a parte non si è mai reso pericoloso, se non con qualche tentativo a negli ultimi minuti. Le reti che portano la Roma a -6 dalla Juve sono di Adem Ljajic, di Gervinho (suo anche l’assist) e di Francesco Totti che ha trasformato a 10’ dalla fine un rigore contestato per fallo su Torosidis. Chi invece proprio non riesce a ingranare la marcia è il Napoli formato Spagna di Rafa Benitez. Gli azzurri continuano a balbettare anche nell’anticipo contro il Chievo, dove complice anche la sfortuna, tre sono stati i pali colpiti, non sono riusciti ad andare oltre l’1 a 1 acciuffato in extremis dal gol di Albiol che ha pareggiato quello di Sardo. Il Napoli ora dista ben 12 punti dalla Juventus (troppi per quella che era accreditata come la vera anti Juve) e 6 dalla Roma seconda. Fondamentale per invertire il ruollino di marcia sarà la difficile sfide a Bergamo contro l’Atalanta di domenica prossima.

Nonostante il pareggio casalingo però alla fine Benitez ha trovato domenica sera un piccolo motivo per sorridere. Il pareggio nel pirotecnico 3 a 3 tra Firoentina e Genoa tiene la squadra di Montella distante ancora 4 punti. Al Franchi è stato spettacolo di gol e un’altalena di emozioni. Il primo acuto è stato di Alberto Gilardino che ha segnato da ex, poi Aquilani (dal dischetto come Gila) per il pareggio. Ma non c’è  stato tempo per rifiatare che Antonini (in leggero fuorigioco) ha trovato il 2-1, prima del nuovo pareggio ancora diAquilani. Che sia la serata di Aquilani lo si capisce quando il 10 viola ha trovato la terza rete di testa, annullata però ingiustamente per fuorigioco. Ma senza Rossi e Gomez e con un Matri che spara a salve la Fiorentina ha potuto contare fino in fondo della vena di Aquilani e così la tripletta alla fine meritatamente arriva con un destro da dentro l’area. Sembra fatta ma la viola non ha un portiere troppo affidabile, sicuramente non a livello delle prime 3. Così da calcio d’angolo Neto balla indeciso se uscire o meno permettendo a De Maio di segnare il comodo 3 a 3.

Dietro la Fiorentina le piccole che diventano sempre più grandi sognano l’Europa. Torino e Parma si sono imposte con lo stesso risultato (1 a 0) su Atalanta e Udinese e infastidiscono con 32 punti l’Inter, ferma a 33 punti e che non sa più vincere. A San Siro non è bastato il ritorno di Thohir. Lo spettacolo poco edificante dello 0 a 0 contro l’ultima della classe  il Catania (che ha giocato la sua importante partita) non è andato giù ai tifosi che non hanno fatto mancare il disappunto finale. Mentre a Torino, anche sponda Toro, c’è di che sorridere. L’1 a 0 di Cerci è frutto di un rigore inventato da Tagliavento visto che è stato l’11 granata a fare fallo su Consigli, ma comunque la squadra gioca bene e si diverte. Nel finale Immobile si è fatto parare un altro rigore da un super Consigli che ha più volte evitato il secondo gol granata. Anche il Parma continua nella striscia di risultati utili, la squadra di Donadoni non perde da novembre: l’1 a 0 è stato frutto della rete di Amauri su assist del rientrate Cassano. Se da una parte il Parma vola, dall’altra c’è l’Udinese che invece non riesce a venire fuori da una brutta situazione che la vede soltanto 3 punti sopra la terzultima in classifica.

Continua, anche se con tanta fatica, la cura Seedorf in casa Milan. I rossoneri tornano da Cagliari con 3 punti fondamentali frutto però di due reti agli sgoccioli: Mario Balotelli su punizione e Giampalo Pazzini in mischia hanno rimontato quello di Marco Sau. Se il cuore e la voglia sembrano essere sulla strada giusta il gioco ancora latita, ma intanto non c’è niente meglio di un paio di vittorie di fila che può aiutare il diavolo a venire fuori dalle sabbie mobili. A fondo classifica invece il derby salvezza tra Livorno, alla prima con Domenico Di Carlo in panchina, e Sassuolo è andato ai padroni di casa. È successo tutto nel primo tempo con le reti di Greco, Paulinho, Benassi e il rigore di Berardi. Per i neroverdi è arrivata la quinta sconfitta delle ultime sei giornate, la posizione di Di Francesco è  per questo rendimento valutata proprio in queste ore dalla società. Non si tira fuori dalla sabbie mobili ancora il Bologna di Ballardini, che anche se non vince, almeno riesce a non perdere. Il gol di Diamanti, che alla fine non è sbarcato alla corte di Lippi in Cina, ha pareggiato quella dell’ex Gabbiadini.

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