Serie A. La Roma a forza nove ma Juve e Napoli tengono. Crollo verticale del Milan

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di Cristiano Checchi 

Non ne vuole sapere di fermarsi la Roma di Rudi Garcia. I giallorossi sono usciti vittoriosi anche dal difficilissimo campo di Udinese, dove la compagine di Guidolin era imbattuta da 22 giornate. La Roma riesce a sopperire alle assenze pesanti di Totti e Gervinho e trova la rete con uno di quelli che non ti aspetti, l’americano Bradley al rientro dall’infortunio.

La banda giallorossa ha sofferto contro una buonissima Udinese che si è vista fermare una volta dal palo (tiro di Muriel) e una volta da un salvataggio in coppia di Benatia e Castan sulla linea, i due sono la vera e propria fotografia del fortino giallorosso. È una squadra, la Roma, che comunque si mostra in grado di superare le difficoltà, come quella che l’ha vista quasi tutto il secondo tempo in 10 per la sciocca espulsione di Maicon, e che nonostante ciò le prova a vincere tutte lo stesso. La classifica recita nove su nove, più della Juve di Platini, come la Juve di Capello (anche se erano gli anni di calciopoli). Con una striscia così in passato è sempre stato scudetto, ma a Roma quella parola non la vogliono neanche sentire nominare. Anche perché chi sta dietro non rallenta: Juve e Napoli hanno fatto di un solo boccone le avversarie di ieri. La Juventus si è sbarazzata del Genoa di Gasperini per 2 a 0, grazie alle reti di Vidal dal dischetto e di Carlitos Tevez, vero e proprio uomo squadra. La squadra ha risposto come meglio non poteva alle critiche post Firenze e alla sconfitta di Madrid. Conte è stato un maestro, sia ai microfoni che in panchina, a rimettere il gruppo al centro di tutto e la squadra ha finalmente risposto con una prestazione da “vecchia” Juve. Per i rossoblù c’è stato poco da fare di fronte alla cattiveria ritrovata dei campioni d’Italia. L’altra inseguitrice della capolista Roma, e a pari punti con la Juve (22), è il Napoli di Rafa Benitez, che dopo la sconfitta con la Roma era già tornata a sorridere in Champions in quel di Marsiglia, e che nell’anticipo delle 12 e 30 ha regolato il Torino con una doppietta di Higuain dal dischetto (il secondo abbastanza generoso). Per gli azzurri 3 punti puntando tutto sulla solidità e sulla concretezza.

Torna a sorridere anche la Lazio di Petkovic. I biancocelesti sono tornati a fare punteggio pieno nel posticipo contro il Cagliari. Gli uomini di Lopez hanno creato qualche pericolo nel primo tempo, ma poi ci ha pensato Miro Klose a fare da vero e proprio crack della partita. Il tedesco entra al 45′ segna e procura il rigore trasformato poi da Candreva, al quarto centro stagionale. E’ mancato tantissimo l’apporto di Klose a questa squadra, costruita sulle sue realizzazioni, adesso con il numero 11 di nuovo a disposizione la caccia alle posizioni che contano per la Lazio può dirsi ufficialmente ripartita.

Nel pomeriggio fa parlare e non poco il tonfo del Milan a Parma. Allegri continua nelle sue false partenze ma la situazione di quest’anno sembra la più delicata nelle quali il tecnico toscano si sia mai imbattuto. La sostituzione di Balotelli a inizio ripresa, sotto per 2-0, è la fotografia di quanto a Milanello nulla va per il verso giusto. Il pareggio contro il Barcellona aveva un po’ illuso, poi le reti di Parolo e dell’ex Cassano (con tanto di balletto per festeggiare) hanno riportato al cospetto della realtà, quest’anno forse solo un miracolo permetterà al Milan di salvare la stagione, che per ora la vede distante 16 punti dalla capolista. Il secondo tempo della sfida, nonostante tutto, ha mostrato il solito cuore della squadra che aveva compiuto la classica rimonta, segno di unione d’intenti con il tecnico: Matri al suo primo gol in rossonero e Silvestre in 60 secondi avevano dato nuove speranze. Ma non si può costruire una stagione su queste fragili certezze e così, dopo l’occasione sprecata da Kaka, la punizione è arrivata ancora da Parolo: calcio piazzato da lontanissimo Matri si apre in barriera e il giovane Gabriel è battuto. Trova invece continuità la Fiorentina di Montella. I viola in Europa League non incontrano problemi e in campionato, dopo la sbornia per la tripletta di Rossi alla Juventus, trovano un altro importante successo. Il 2-1 esterno sul Chievo è frutto della doppietta diCuadrado che risponde al vantaggio di Cesar, Montella si gode i punti e i gol in attesa di Mario Gomez mentre Sannino, ultimo con il suo Chievo, rischia l’esonero. Un altro tecnico fortemente in bilico che però ora può tornare a respirare è Stefano Pioli. Il Bologna, infatti, grazie alla rete di Crespo ritrova un pizzico di serenità dopo tre sconfitte consecutive. A uscire a mani vuote dal Dall’Ara è il Livorno di Nicola dopo una buona partenza è incappato nella quarta sconfitta consecutiva, trovandosi ora gioco forza sulla graticola. A Catania vince invece la paura di perdere. Lo scialbo 0 a 0 tra gli etnei e il Sassuolo ne è la dimostrazione, entrambe restano comunque penultime con 6 punti.

Negli anticipi di sabato importante la vittoria della Sampdoria che ha fermato la corsa dell’Atalanta, con la rete di Mustafi. Mentre torna a sorridere anche l’Inter di Mazzarri che ha regolato in una bella partita il Verona. Il 4 a 2 finale è frutto dei gol (e di qualche carambola) di Moras che devia nella propria porta un tiro di Jonathan, di Palacio, Cambiasso e Rolando, mentre per gli scaligeri i gol sono di Martinho (2-1) e Romulo (4-2).

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